Benda israeliana: a cosa serve e come si usa in caso di emorragia

La benda Israeliana è un dispositivo utilizzato in emergenza per la gestione delle emorragie.

È stata inventata negli anni 80 da un medico israeliano per rendere più semplice e rapido il trattamento di una emorragia ed è stata utilizzata prima dall’esercito israeliano, e utilizzata da altri corpi militari durante la guerra in Bosnia.

La medicazione di una ferita prima dell’invenzione della benda israeliana non andava già bene?

Si andava bene, ma fare una medicazione di una ferita che presentava una grossa emorragia prevedeva l’utilizzo di tre cose

  1. Garze, per tamponare la ferita
  2. Benda, per fasciarla e creare pressione
  3. Scotch, per fissare il tutto

I problemi erano 2:

  • avere a portata di mano questi tre componenti;
  • fare tutto rapidamente perchè la medicazione andava fatta in ambiente ostile;

Bisognava prima mettere la garza sulla ferita, poi prendere qualcosa per fasciare la medicazione,  poi lo scotch per fissare i vari componenti. Il tutto magari sotto una pioggia di proiettili.

Così fu introdotto questo dispositivo, poi ribattezzato benda israeliana, che univa questi tre componenti in uno, permettendo la compressione costante della ferita, manovra prioritaria per il controllo delle emorragie.

La benda israeliana si trova confezionata in una confezione sottovuoto.
Questo perchè deve essere priva di batteri o altri microorganismi che possano infettare la ferita e il confezionamento sottovuoto preserva la sua sterilità.

Una volta aperta avremo in mano un rotolo. Ad una estremità ci sarà davanti una garza bianca, e dietro una barra di pressione in plastica a forma di “C”. All’estremità opposta della benda ci sarà invece una bacchettina, sempre di plastica che servirò per bloccare la benda una volta effettuata la fasciatura.

Per spiegarvi come va posizionata la benda israeliana guardate questo video.

Come avete visto è molto semplice da utilizzare. Sconsigliamo vivamente l’utilizzo di questi dispositivi senza avere una profonda conoscenza delle tematiche trattate. È fondamentale esercitarsi e conoscere in quali occasioni utilizzarla. Per tale motivo vi suggeriamo dei corsi di formazione in cui viene affrontato il trattamento delle emorragie e l’utilizzo di vari dispositivi, come la benda israeliana, il tourniquet, (CAT e SOF-T, etc).

RATS tourniquet e STAT nel controllo delle emorragie

RATS Tourniquet e STAT medical Tourniquet

Continua il nostro approfondimento sui vari tipi di tourniquets esistenti.
Se hai perso la prima parte di articoli li trovi qui, e ti consigliamo vivamente di leggerli.

Introduzione
CAT e SWAT Tourniquets
SOF-T e MAT
SAM Junctional tourniquet

Oggi parleremo di 2 tipi di toruniquets a dir la verità non molto utilizzati, il RATS Tourniquet e lo STAT medical tourniquet.

RATS Tourniquet
RATS sta per Rapid Application Tourniquet System. È stato creato partendo dai suggerimenti dei militari che chiedevano un tourniquets che fosse molto rapido da utilizzare e semplice da trasportare. Sulle dimensioni effettivamente è uno dei più piccoli. È costituito da una lunga strisca simile ad una corda. Un estremità è libera, mentre l’altra ha un occhiello in cui entrano 4 dita e da un gancio metallico

RATS tourniquet: come si utilizza
tourniquet rats neroSi fa passare il cordino sotto l’arto e lo si chiude facendo passare l’estremità libera dentro l’occhiello. Tirando si crea una strozzatura.

Mantenendo la tensione si fanno altri giri attorno all’arto (solitamente nella gamba se ne riescono a fare circa 3. Quando il cordino è quasi finito, lo assicuriamo al gancio.

Piccolo è semplice da utilizzare, ma non molto efficace.

Qui un video dove viene mostrato il suo utilizzo da parte del suo inventore.

 

 

STAT medical tourniquet.
Qui apriamo il vaso di pandora. No no e no.stat tourniquet giallo fosforescente

Ne troverete tantissimi in vendita, a pochissimo prezzo. Coloratissimi e sicuramente semplici da usare.
Unico handicap, non valgono nulla. Il sistema di aggancio non regge e non si riesce a creare la giusta compressione.

Per semplificarvi la spiegazione di come sono costituiti vi basterà pensar alle fascette da elettricista. Il meccanismo è quello. Si infila un’estremità in una fibbia, che a scatto più tirate più si blocca a scatti.

Un’ente ha fatto un test con 24 STAT tourniquets valutando il flusso ematico con un ecografo.
Alla fine del test, 3 hanno superato il test.
Dei restanti 21, 2 si sono rotti, e gli altri non hanno bloccato il flusso sanguigno.
Traete da voi le conclusioni

Se pistola alla tempia dovessi scegliere tra questi due opterei per il RATS tourniquet, ma solo perchè l’alternativa è lo STAT tourniquet.

La nostra opinione, anche se dettata dall’esperienza, conta poco.
Quella che ci interessa maggiormente è quella del CoTCCC (Committee on Tactical Combat Casualty Care), che nelle sue linee guida raccomanda soltanto due tipologie di tourniquets:

CAT (Combat Application Tourniquet) ne abbiamo parlato qui.
SOFTT (SOF Tactical Tourniquet). Ne abbiamo parlato qui.

CONCLUSIONE
Esistono tantissimi tipi di tourniquets, ognuno con  caratteristiche diverse ed efficacia diversa.

Se avete intenzione di comprarne uno vi suggeriamo di acquistarne uno tra quelli consigliati, e di buona fattura. Sono dispositivi salvavita ricordatevelo sempre.

L’utilizzo di questi dispositivi prevede una certa conoscenza della materia. Se volete approfondire, qui di seguito trovate dei corsi in cui è previsto l’insegnamento dell’utilizzo dei tourniquets e del controllo delle emorragie.

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Cosa è il Tourniquet?

A cosa serve un tourniquet

Con gli anni, il tourniquet, è diventato un vero dispositivo salvavita che è entrato a far parte della dotazione, prima dei militari, poi dei sanitari, e adesso alla popolazione in genere.

L’emorragia è una delle più frequenti cause di morte, specialmente in ambito militare. Ma se parlate con chi vi sta intorno sicuramente a qualcuno di loro sarà capitato, di aver assistito ad incidenti in cui cui la vittima, a seguito di un taglio o di un trauma ha perso molto sangue, a lavoro, in un incidente domestico o stradale.

Per “curare” un’emorragia, la manovra di primo soccorso più raccomandata è il tamponamento della ferita. In ambito militare però, tamponare una ferita è molto complesso per 2 ragioni.

  • La prima è che servono 2 mani per tamponarla correttamente, quindi chi tampona non può fare altro avendo entrambe le mani occupate.
  • Il secondo motivo è che spesso ci si trovava sotto il fuoco nemico, quindi restare fermi in un punto è ovviamente un modo per andare in contro a morte certa.

Brutto dirlo, ma meglio un morto che due.

Per questo fu perfezionato uno strumento antichissimo, il laccio emostatico, rendendolo di facile utilizzo e applicazione: il tourniquet.

“Un’emorragia massiccia incontrollata può portare alla morte in pochi minuti. Bisogna intervenire”

Il tourniquet nasce come strumento di autosoccorso.
Ne esistono diversi tipi, alcuni facilmente applicabile anche dal ferito stesso (auto soccorso appunto) altri in cui è necessario l’aiuto da parte di un soccorritore.

Negli ultimi anni si è cominciato ad applicarlo anche in ambito civile, in situazioni a rischio di ordine pubblico, o contesti poco permissivi.

Come è fatto un tourniquet?

Spiegare come è fatto un tourniquet è molto complesso perchè ne esistono vari tipi e con un diverso funzionamento. Ci avete contattato in molti per avere delucidazioni sui vari tipi di tourniquet. Abbiamo quindi pensato di creare una guida ai vari modelli. Quello in foto è il CAT, uno dei più utilizzati. 

L’uso del tourniquet prevede la conoscenza di alcune manovre e gli ambiti di utilizzo. Sconsigliamo vivamente di acquistarne uno e utilizzarlo senza prima averne approfondito il suo utilizzo (punto di applicazione, durata dell’applicazione, etc.). Esistono diversi corsi, Cliccando qui oppure qui troverete due in cui si affronta l’uso del tourniquet.

Spieghiamo meglio come funziona in questo articolo. Clicca qui per leggerlo.

Trovate approfondimenti scientifici in molti studi. Qui ne trovate alcuni:
Tourniquet use for civilian extremity trauma
multi-institutional analysis of prehospital tourniquet use

Se vuoi approfondire le modalità di utilizzo di questi device potrebbero interessarti questi due corsi:

Soccorso e medicina tattica

Gestione delle emorragie

Altri corsi li trovi sul nostro sito www.goodforlab.it