Incidente maggiore e catastrofe: le differenze

INCIDENTE MAGGIORE E CATASTROFE: 2 EVENTI DIVERSI

In entrambi i casi si parla di maxi emergenza, ma tra incidente maggiore e catastrofe esiste una netta distinzione. Sono 2 tipi di eventi diversi, con modalità di intervento altrettanto differenti.

MAXI EMERGENZA

Una maxi emergenza può essere un incidente maggiore o una catastrofe.
Con il termine maxi emergenza si identifica un evento che scatena un improvviso sconvolgimento della consueta e quotidiana attività di soccorso. Immaginate un qualsiasi giorno dell’anno, con i classici interventi da parte di forze dell’ordine, vigili del fuoco, 118 etc, quando all’improvviso arriva una telefonata in cui si da l’allarme per un evento che ha coinvolto circa 50 persone.

Da un secondo all’altro ci si trova improvvisamente con un grosso evento da gestire, dovendo garantire comunque il servizio di soccorso ordinario, ovvero chi ha un arresto cardiaco, un infarto, o qualsiasi altro tipo di emergenza.

INCIDENTE MAGGIORE

scontro tra treni andria corato

Un incidente maggiore si definisce tale quando le strutture di soccorso sono integre. Ovvero a seguito dell’allerta sono disponibili e pronti a muovere.

Il numero dei feriti non è superiore a 50, e il luogo dell’evento è ristretto geograficamente, cioè non ha un’eccessiva estensione territoriale.

Infine, la durata della gestione dell’incidente maggiore è non superiore alle 24 ore.

Per fare qualche esempio, un incidente maggiore può essere un incidente ferroviario, o un maxi tamponamento di grande entità con molti feriti.

CATASTROFE

La catastrofe presenta diverse differenze rispetto all’incidente maggiore. È un evento improvviso che ha grosse conseguenze sulla collettività (cosa che l’incidente maggiore non implica). La maggior parte delle volte è legata ad eventi naturali, come terremoti, alluvioni, uragani, etc, ma può essere di carattere tecnologico (come un incidente industriale di grosse dimensioni ad esempio) o di tipo conflittuale/sociologico (epidemie, terrorismo, etc.).

I soccorsi non sono immediatamente disponibili, perchè possono essere coinvolti direttamente (a seguito di un sisma, può crollare la caserma dei vigili del fuoco, per es.) o comunque le strade e i ponti non sono percorribili, quindi i soccorsi sono disponibili, ma non riescono a raggiungere i feriti.

Ha un estensione territoriale vasta, e anche l’allerta può coinvolgere città o regioni diverse da quelle dell’evento. Esempio, a causa di un sisma i feriti possono essere portati in ospedali in altre città  o in una regione limitrofa.

Ha un’estensione temporale superiore alle 24 ore.

CONCLUSIONE

Spesso i due termini, incidente maggiore e catastrofe vengono scambiati o usati in maniera impropria, ma come avete avuto modo di leggere sono molto diversi tra loro e prevedono una logica del soccorso molto diversa. Per approfondire il tema potrebbe interessart il nostro corso sulla gestione dell’incidente maggiore. Lo trovi cliccando qui.

Ti suggeriamo anche di visitare il sito AIMC – Associazione Italiana Medicina delle Catastrofi.

hotel Rigopiano: incidente maggiore o catastrofe?

Trattare un argomento di questo tipo è molto difficile. Sopratutto alla luce delle stime definitive delle vittime.
Non sta a noi, noi inteso come GOODFOR LAB, fare un’analisi delle responsabilità.
Quello che cercheremo di fare è provare a spiegare dal punto di vista tecnico quanto accaduto nell’ultima settimana.

 

Hotel rigopiano
La zona dei soccorsi presso l’hotel Rigopiano

 

L’argomento, l’avrete capito, è quanto accaduto in Abruzzo e in particolare la tragedia dell’hotel Rigopiano.
Si è parlato tanto del ritardo nei soccorsi, della quantità troppo bassa di persone mandate a scavare sotto la neve eccetera eccetera.
Per capire perchè, forse, la catena dei soccorsi si è mossa in questo modo è importante fare una distinzione tra maxi emergenza e catastrofe e per farlo utilizzerò 2 esempi che mi hanno toccato molto da vicino.

 

 

farmacisti di protezione civile Puglia
pescara del tronto
Uno mi ha coinvolto in quanto pugliese, ovvero l’incidente ferroviario tra Corato e Andria (23 morti e 50 feriti).
L’altro, perchè sono stato uno dei tanti volontari (come Farmacista Volontario attivato dalla protezione Civile nazionale) intervenuto nelle immediate 24 ore successive al sisma di Amatrice, bilancio finale  299 morti, 388 feriti.
scontro tra treni
Incidente ferroviario Corato Andria

 

 

 

 

 

 

 

“la prima regola di qualsiasi emergenza è valutare le risorse. “

Dicevamo 23 morti in Puglia e 299 nelle zone del terremoto.
Se consideriamo il numero di vittime  viene facile fare questo tipo di distinzione.
Quella di Amatrice è stata una catastrofe, l’incidente ferroviario di Andria un’ incidente maggiore.
E se al posto dell’ incidente ferroviario considerassimo l’attentato alle torri gemelle, dove morirono 2996 persone ovvero 10 volte le vittime di Amatrice, e oltre 6000 feriti?
Be anche quello degli USA è classificabile come incidente maggiore, seppur di dimensioni spropositate.

 

torri gemelle
attentato 11 settembre

Appare chiaro che non è il numero delle vittime a fare la differenza.
Infatti la differenza la fa il contesto.
Quella dell’hotel Rigopiano, dal punto di vista della medicina delle catastrofi, è appunto una catastrofe.

 

COSA È UNA CATASTROFE?

Si può parlare di 3 tipi di catastrofi:
  • NATURALI, quando si verificano fenomeni come terremoti, alluvioni, siccità, smottamenti, etc.
  • TECNOLOGICI, c’ è un “coinvolgimento delle tecnologie come collassamento di dighe, black out elettrico, idrico, informatico etc.
  • CONFLITTUALI O SOCIOLOGICI, migrazioni, epidemie, carestie, guerre civili.
Questi eventi sono caratterizzati dalla natura improvvisa dell’evento, inadeguatezza tra bisogni delle vittime e soccorsi, estensione temporale superiore a 24 h.
Nella sciagura dell’ hotel Rigopiano siamo di fronte ad una catastrofe quasi da manuale.
Infatti c’è stato un fenomeno naturale (terremoto+slavina = catastrofe naturale), interruzione della corrente elettrica e del servizio idrico (catastrofe tecnologica) con durata dell’intervento superiore alle 24 h (7 giorni la durata delle ricerche) e inadeguatezza  tra bisogni delle vittime e soccorsi.

 

E quest’ultimo è il punto su cui mi voglio maggiormente soffermare: “inadeguatezza  tra bisogni delle vittime e soccorsi.”

Solitamente durante una catastrofe, come un terremoto ad esempio, caserme, ospedali possono crollare, venendo quindi meno al loro servizio di sicurezza pubblica e assistenza. Se crolla un ospedale, il luogo dove devono essere curati i feriti, e le persone che devono prestare le cure, medici e infermieri, sono impossibilitati a compiere il loro lavoro e addirittura sono loro  a necessitare di soccorso.
Posso immaginare cosa state pensando, ovvero che nella catastrofe dell’hotel, non sono crollati ne ospedali, ne caserme, ne alloggi delle forze armate.
Corretto.
L’inadeguatezza tra bisogni delle vittime e soccorsi c’è stata perchè le abbondanti nevicate, hanno compromesso la viabilità e l’accesso al luogo dell’emergenza, rendendo lento e difficoltoso l’arrivo degli aiuti sul posto. I mezzi di soccorso e gli uomini c’erano, pronti ad intervenire. Ma non potevano raggiungere facilmente l’hotel.
colonna mobile
Mezzi incolonnati dietro la turbina per raggiungere l’hotel.
Lo vedete nella foto. Una fila chilometrica di mezzi dietro una turbina spazzaneve che crea un varco. È come quando andate a comprare un pacco di caramelle (costo: 2€) ma avete solo una banconota da 100€ e il negoziante non ha il resto e quindi non vi vende le caramelle.
Potenzialmente potreste comprare 50 pacchetti di caramelle. In realtà non potete comprare nulla
Quello che è finito sotto la lente d’ingrandimento, come al solito, è stata la protezione civile. Ci saranno persone che saranno chiamate ad analizzare minuziosamente tutta la catena di comando e valutare responsabilità personali, civili e penali.

Emettere però giudizi, e questo vale sempre, va fatto quando si ha un chiaro quadro della situazione.

Purtroppo augurarsi che fenomeni naturali così devastanti e letali non accadano più serve a poco, vista la natura geologica del nostro territorio.
Dobbiamo lavorare su noi stessi ed essere pronti e preparati quando serve.