DEFIBRILLATORE IN PALESTRA

soccorritore in palestra che soccore con defibrillatore un paziente in arresto cardiaco

La presenza del defibrillatore in palestra è obbligatoria per legge. Vediamo quali sono gli obblighi delle società sportive

DEFIBRILLATORE IN PALESTRA: QUALE TIPO?

Esistono diversi tipi di apparecchi, ma quello a cui faremo riferimento per una palestra è il defibrillatore semi automatico esterno o DAE, un tipo di defibrillatore utilizzabile praticamente da chiunque e che necessita di un breve addestramento pratico, partecipando ad un corso di BLSD.

CHI PUO’ UTILIZZARE IL DEFIBRILLATORE IN PALESTRA?

Come appena detto, chiunque, se opportunamente formato può utilizzarlo. La legge però prevede che ci sia presente all’interno della struttura almeno una persona abilitata al suo utilizzo sia durante gli allenamenti, sia durante le competizioni. Questa specifica vale soprattutto per le associazioni sportive. Difficilmente in una palestra, per lo meno nella maggior parte di esse, si organizzano manifestazioni.

CORSO BLSD

E’ opportuno seguire un corso BLSD e che sia accreditato e riconosciuto, perchè non sempre il defibrillatore può risolvere un arresto cardiaco. In quei casi è necessario intervenire con il massaggio cardiaco, che se eseguito in maniera corretta fa aumentare notevolmente le probabilità di sopravvivenza del soggetto.

LOGO REGIONE PUGLIA centro di formazione accreditato CORSO BLSD

Queste manovre vengono insegnate durante i corsi di BLSD, di breve durata e con un’intensa parte pratica su manichini. Per approfondire questo argomento trovi qui il programma del corso BLSD. I Corsi di BLSD riconosciuti e accreditati come quelli che noi eroghiamo hanno una validità di 24 mesi su tutto il territorio italiano e insegnano le manovre di rianimazione cardio polmonare nell’adulto, nel bambino e nel lattante.

CONCLUSIONI

La palestra è un luogo con grande afflusso di persone, lo sforzo fisico può evidenziare delle problematiche cardiache non note ed è quindi opportuno essere pronti ad intervenire per evitare gravi conseguenze per la struttura e i suoi gestori.

Inoltre trovandosi in tutte le città diventano un presidio sanitario utile anche per i soggetti non clienti della palestra ma che potrebbero necessitare di defibrillazione anche nelle immediate vicinanze di essa.

DEFIBRILLATORI NELLE SOCIETA’ SPORTIVE

documento del governo sull'utilizzo dei defibrillatori nelle società sportive

Il giorno 7 aprile 2023 Il Ministro della Salute, Orazio Schillaci, e il Ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi, hanno firmato il decreto che disciplina la certificazione dell’attività sportiva non agonistica e amatoriale e linee guida sulla dotazione e l’utilizzo di defibrillatori semiautomatici e automatici e di eventuali altri dispositivi salvavita nelle competizioni e negli allenamenti.

Riportiamo di seguito il comunicato

Comunicato n. 14
Data del comunicato 7 aprile 2023

Defibrillatori, Schillaci e Abodi firmano decreto per l’utilizzo nelle competizioni e allenamenti

Il provvedimento aggiorna il precedente decreto ministeriale del 2013 in attuazione di quanto disposto dalla legge 116/2021 e prevede l’utilizzo dei defibrillatori automatici esterni (DAE) oltre a quelli semiautomatici, anche negli allenamenti e nelle competizioni, nonché l’obbligo per le società sportive di condividere l’uso dei defibrillatori con tutti quelli che usufruiscono degli impianti.
Il DAE deve essere registrato presso la centrale operativa del sistema di emergenza sanitaria 118 territorialmente competente.

“Abbiamo colmato una lacuna dando seguito a una norma importante che interessa le tante associazioni sportive dilettantistiche presenti sul territorio nazionale – dichiara il Ministro Schillaci.

L’attività fisica è un importante fattore di promozione della salute ed è fondamentale garantire la tutela di chi la pratica. È ampiamente dimostrato che in caso di un arresto cardiaco improvviso, un intervento di primo soccorso tempestivo e adeguato contribuisce a salvare fino al 30 per cento in più delle persone colpite. Abbiamo il dovere di adottare tutte le misure necessarie per salvaguardare la salute dei nostri ragazzi e degli sportivi che frequentano con entusiasmo e fiducia impianti e palestre in tutta Italia e la dotazione e i defibrillatori rappresentano indubbiamente una garanzia in più per la sicurezza di tutti”.

“Il Decreto firmato oggi con il Collega Schillaci – dichiara il Ministro Abodi – rappresenta una tappa importante del nostro rapporto di collaborazione e un ulteriore passo avanti nella tutela della salute di tutti i tesserati delle ASD e SSD iscritte al Registro del Dipartimento per lo sport della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Con questo Atto si dà piena attuazione alla legge del 2021, che ha introdotto l’obbligo dei defibrillatori semiautomatici e automatici (DAE), da utilizzare seguendo le linee guida indicate, anche per gli allenamenti e nelle fasi di preparazione delle competizioni. Aumenta il profilo della tutela di tutti i praticanti di un’attività sportiva, non agonistica o amatoriale, e sarà possibile salvare la vita di chi subisce un arresto cardiocircolatorio, per cause cardiache e non cardiache”.

Per utilizzare un defibrillatore è opportuno partecipare ad un corso BLSD riconosciuto, erogato da centri di formazione Accreditati come GOODFOR LAB.

Puoi trovare info sul Corso BLSD qui.

LA POSIZIONE LATERALE DI SICUREZZA

SOCCORRITORE CHE METTE UNA PERSONA IN POSIZIONE LATERALE DI SICUREZZA

La posizione laterale di sicurezza (che d'ora in avanti abbrevieremo in PLS) è una manovra, semplicissima, che tutti possono imparare e può rivelarsi salva vita.

PERCHE SI METTE UNA PERSONA IN POSIZIONE LATERALE DI SICUREZZA

La PLS ha 2 scopi fondamentali ovvero:

 

    • Mantenere pervie e aperte le vie aeree

    • Evitare l’ab ingestis, ovvero l’auto soffocamento a causa del rigurgito della vittima

Quando una persona viene messa in PLS al termine della procedura viene effettuata l’iper estensione del capo. Questo movimento provoca l’apertura delle vie aeree che facilita la respirazione della vittima.

Si evita l’ab ingestis invece perchè messa sul fianco, la vittima qualora dovesse rigurgitare, non rischierebbe di deglutire il contenuto gastrico, ma lo espellerebbe dalla bocca, uscendo per gravità

QUANDO SI PUO’ METTERE UNA PERSONA IN POSIZIONE LATERALE DI SICUREZZA?

Devono essere rispettate 2 condizioni, ovvero

 

    • La vittima deve respirare

    • La vittima non deve presentare traumi

Per quel che riguarda il respiro la risposta p molto semplice. Secondo i protocolli BLSD in caso di soggetto che non respira bisogna iniziare immediatamente le manovre di rianimazione cardio polmonare (massaggio cardiaco). Se il soggetto è stato messo in PLS, cioè girato su un fianco, sarà impossibile eseguire il massaggio cardiaco.

Per quel che riguarda i traumi è opportuno ricordare che una paziente che presenta delle fratture o traumi di vario genere non deve essere mosso se non strettamente necessario, e qualora dovessimo trovarci nelle condizioni di muoverlo, la mobilizzazione deve essere effettuata seguendo le manovre corrette (manovra di Rautek, Roll over, log roll, etc).

POSIZIONE LATERALE DI SICUREZZA: IL PAZIENTE DEVE ESSERE COSCIENTE O NON COSCIENTE?

Non è molto importante. Se il paziente è cosciente gli potrete di aiutarvi nel posizionamento, gli suggerirete di mettersi di lato e lo guiderete. Se dovesse essere non cosciente sarete voi a posizionarlo nella maniera corretta.

CONCLUSIONI

Un soggetto privo di coscienza non è collaborante, quindi metterlo su un fianco e girarlo non è semplice, anche se eseguita da un soccorritore prestante fisicamente. Ci sono però dei movimenti che degli step da seguire che permettono a chiunque di muovere e posizionare in maniera corretta la vittima, anche se fisicamente molto diversi (Vittima pesante e soccorritore esile).

La posizione laterale di sicurezza è uno degli argomenti del corso di BLSD. Trovi altre info in merito al corso cliccando qui.

COME FUNZIONA IL DEFIBRILLATORE

defibrillatore con teca e tabellone DAE

E’ la domanda che spesso ci viene posta più spesso durante i corsi, ovvero: come funziona il defibrillatore?

COME FUNZIONA IL DEFIBRILLATORE, MA QUALE DEI 3?

Esatto. A grandi linee esistono 3 tipologie di defibrillatore che fanno tutti la stessa cosa, ma funzionano in maniera leggermente diversa l’uno dall’altro, e sono di 3 tipi:

  • Defibrillatore semi automatico (DAE o AED)
  • Defibrillatore manuale
  • Defibrillatore automatico (o impiantabile)

In questo articolo parleremo nello specifico di come funziona il defibrillatore semi automatico

DEFIBRILLATORE SEMIAUTOMATICO

Quando ci chiedono come funziona il defibrillatore la maggior parte delle volte stiamo tenendo un corso BLSD. Il defibrillatore semiautomatico è quello che spesso vi sarà capitato di vedere all’interno delle palestre, nelle stazioni, aeroporti, centri commerciali, etc.

E’ quello più comune e che può essere utilizzato da chiunque se in possesso di un brevetto BLSD. Il vantaggio di questo tipo di apparecchi è che praticamente fanno tutto loro. Ovvero decidono, quando si è in presenza di una soggetto che non respira, se è necessario o meno erogare uno shock (defibrillare) nel tentativo di far ripartire il cuore della vittima.

Questo elimina ogni tipo di responsabilità da parte dell’operatore, il cui unico scopo sarà quello di far si che tutto avvenga mantenendo la scena sicura, ovvero che nessuno tocchi il paziente durante lo shock e non ci siano altre situazioni di potenziale pericolo.

Il defibrillatore semiautomatico una volta collegato al paziente rileva la presenza o meno del battito cardiaco e decide se è necessario erogare la scarica elettrica, e la giusta intensità. Per tale motivo è uno strumento assolutamente sicuro e tutti dovrebbero essere in grado di utilizzarlo correttamente.

Non sempre però il defibrillatore entra in funzione, perchè il ritmo cardiaco della vittima potrebbe essere non defibrillabile, ovvero lo shock non sarebbe comunque in grado di far ripartire il cuore, e in questo caso bisogna eseguire il massaggio cardiaco.

CORSO BLSD E DEFIBRILLATORE

L’utilizzo del defibrillatore e la corretta esecuzione del massaggio cardiaco vengono insegnate nel corso BLSD. Per ricevere maggiori informazioni trovi tutti i dettagli cliaccando qui

BLSD ON LINE CERTIFICATO

massaggio cardiaco su manichino

Esistono diversi corsi che è possibile seguire via web. Tra questi, molte richieste ci giungono per le richieste del corso BLSD on line certificato. Ecco cosa devi sapere prima di partecipare a questo tipo di eventi.

CORSO BLSD

Il corso BLSD ti insegna le manovre di rianimazione cardio polmonare nell’adulto e in età pediatrica e l’uso del defibrillatore. Non ci dilunghiamo in questo articolo sulla spiegazione puoi trovare maggiori informazioni in quest’altro nostro post. Cosa è il corso BLSD: facciamo chiarezza.

CHE CRITERI DEVE RISPETTARE UN CORSO BLSD PER ESSERE CERTIFICATO?

Il corso BLSD, e relativo attestato riconosciuto, può essere erogato da centri di formazione accreditati, come GOODFOR LAB ad esempio. Per essere accreditati il centro di formazione deve garantire determinati standard e deve rispettare le normative regionali.

Il corso BLSD prevede una parte teorica e una pratica. La parte pratica è quella che ha una maggior durata considerando il totale delle ore di corso, il 70% dl tempo circa.

CORSO BLSD ON LINE CERTIFICATO: E LA PRATICA?

Come avrai già capito, effettuare la prova pratica non è possibile via web. e seguire l’addestramento pratico è imprescindibile, perchè in caso di arresto cardiaco, è importante sapere cosa si sta facendo, ma ancora più importante è essere in grado a livello pratico di eseguire la rianimazione cardio polmonare.

Se ti sei imbattuto in corsi BLSD on line vI dichiarano di rilasciare un’attestazione valida le opzioni sono 3:

  • Non sono centri di formazione accreditati quindi fanno quello che vogliono, e ti rilasciano un attestato privo di validità
  • Vi rilasciano un attestato di partecipazione, che non è un’attestato valido che invece riporta un numero di brevetto rilasciato da una società scientifica.
  • Sono centri accreditati e svolgono la parte teorica on line. Se vuoi ricevere l’attestato devi completare in corso di persona, quindi comunque alla fine, il corso lo dovrai fare in presenza.
corso BLSD

CORSO BLSD ON LINE: NE VALE LA PENA?

Sicuramente partecipare a dei corsi on line ha le sue comodità. Ma ci sono anche dei contro. Il primo è che spesso sono lezioni registrate, quindi non è possibile fare domande, o chiedere chiarimenti.

Il secondo motivo è che se decidete di seguire solo la parte on line non vi addestrerete mai a esercitare la pratica e non sarete in grado di intervenire in caso di necessità.

Il terzo motivo è che un corso BLSD accreditato e riconosciuto ha una durata di circa 5 ore. Qualora decideste di spezzettare il corso in teoria on line e completare il corso in presenza sappiate che la parte teorica, quindi on line, durerebbe circa 1 ora, 1 ora e mezza.

Il resto del tempo cioè circa 4 ore lo dovreste fare in presenza. Ne vale la pena? non conviene fare il corso tutto insieme? anche perchè in questi casi i partecipanti necessitano tutti di un breve riepilogo, quindi si perde ancora più tempo.

CONCLUSIONI SUL CORSO BLSD ON LINE CERTIFICATO:

Se volete partecipare al corso BLSD per cultura personale, e volete spendere un’ora del vostro tempo per la lezione on line, è giusto farlo, bravi. Ma sappiate che replicare in pratica quello che si è sentito a voce necessita di esercitazione in presenza.

Se avete bisogno di un attestato BLSD riconosciuto e valido, partecipate esclusivamente ai corsi in presenza. Risparmiate tempo e in una volta sola avrete il vostro attestato e sarete davvero addestrati.

Se vuoi maggiori informazioni sui corsi blsd puoi trovarle cliccando qui

CORSO BLSD SANITARIO

due soccorritori 118 che fanno il massaggio cardiaco imparato durante il corso blsd sanitario

2 sono i tipi di corso BLSD: il BLSD sanitario e quello laico. Chiariremo in questo articolo a chi è rivolto quello sanitario e cosa lo caratterizza.

BLSD sanitario: a chi è rivolto

Erroneamente si pensa che chi è sanitario debba obbligatoriamente partecipare al corso BLSD Sanitario. Un medico, o un infermiere, farmacista odontoiatra etc. non per forza dovranno avere questo tipo di attestazione

Per quel che riguarda i BLSD in Regione Puglia la normativa è molto chiara:

Questo vuol dire che un sanitario (medico, infermiere, etc) se svolge la sua attività in ambito emergenza urgenza (118, pronto soccorso, reparti ospedalieri) dovrà partecipare al corso sanitario. Un medico che invece presta la sua attività presso il suo ambulatorio o studio medico privato potrà anche essere in possesso dell’attestazione BLSD laico

In pratica non dipende tanto dalla figura professionale, ma dove si svolge la propria attività

Caratteristiche del corso sanitario

La durata del corso è di 8 ore suddivise in pratica e teoria.

Gli argomenti trattati sono la rianimazione cardio polmonare nell’adulto e in età pediatrica (bambino e lattante), l’utilizzo del defibrillatore semiautomatico DAE (o AED), la disostruzione delle vie aere nelle varie fasce d’età.

In più c’è anche una parte dedicata alla rianimazione in Team e l’utilizzo dei dispositivi per il supporto alla ventilazione, come il pallone auto espandibile (tipo AMBU).

CONCLUSIONI

L’attestazione BLSD è richiesta in molte strutture, e lo impone la legge in determinate attività. A prescindere da ciò il personale sanitario, formato o meno, ha l’obbligo di intervenire in caso di arresto cardiaco e comunque si da per scontata la sua formazione, quindi la partecipazione a questo tipo di corsi e fortemente consigliata.

Ricordatevi di rivolgervi a centri Accreditati per i corsi Di BLSD, come GOODFOR LAB, affichè il vostro attestato sia valido e riconosciuto.

Per avere maggiori informazioni sui corsi puoi cliccare qui,

Defibrillazione Precoce: considerazioni sul termine precoce

person getting a defibrillator

Nella cultura generale è ormai consolidata la dizione di “defibrillazione precoce”; si tengono corsi di formazione sul BLSD, sull’uso del defibrillatore e sull’importanza della defibrillazione precoce e si attivano progetti di defibrillazione precoce..
Quale è l’origine di questo termine?
Non ce lo siamo inventati noi ma deriva da una superficiale traduzione dal termine anglosassone “early defibrillation”, dove early è stato tradotto con il termine italiano “precoce”.

Cosa vuol dire precoce?

Su Treccani: precòce agg. [dal lat. praecox – ocis), …omissis… anticipato rispetto alla norma (con particolare riferimento al ritmo con cui si svolgono o si verificano i fenomeni naturali):
In medicina: es. diagnosi precoce, quindi anticipata, tale da consentire la profilassi o un tempestivo intervento.

Ma il termine precoce è riservato alla diagnosi che può anticipare la terapia e non al trattamento che, evidentemente nel caso della defibrillazione, dovrà essere successivo e non precoce. D’altronde chi ha partecipato ad un corso BLSD sa bene che non è possibile effettuare una scarica “precoce” o prima del necessario, anche perchè il defibrillatore stesso ce lo impedirebbe.

La definizione di “defibrillazione precoce” è errata perché anticiperebbe la fibrillazione che non si è ancora verificata.
Per i pazienti in arresto cardiaco, che necessitano di defibrillazione, il tempo è fondamentale poiché il loro tasso di sopravvivenza può diminuire rapidamente con il passare dei minuti. Occorre quindi avviare rapidamente la procedura di defibrillazione; rapidamente rispetto al momento in cui il cuore incomincia a fibrillare.
Termini molto più corretti potrebbero essere defibrillazione rapida o tempestiva o immediata o pronta o sollecita, ma non precoce.

Si rafforza in me l’idea che faremmo meglio ad utilizzare la nostra lingua italiana con grande attenzione alla traduzione da lingue estere, per evitare il rischio di travisare il reale significato di quello che si intende descrivere.

Ad ogni buon conto, che sia precoce sollecita o tempestiva, poco importa come la chiamiamo, l’importante è che quando necessario, ci sia qualcuno formato e addestrato all’uso del DAE e che sia in grado di salvare una vita.

OGNI QUANTO VA RINNOVATO IL BLSD

fac simile di un attestato blsd scaduto da rinnovare

In molti hanno partecipato a dei corsi BLSD. Ad alcuni è scaduto, ad altri è in scadenza. Ma come faccio a sapere ogni quanto va rinnovato il BLSD?

Corso BLSD

Partecipando ad un corso BLSD viene insegnato come utilizzare un defibrillatore semiautomatico e come si esegue la rianimazione cardio polmonare. Non entriamo nel dettaglio del corso ma se vuoi approfondire trovi informazioni più dettagliate in quest’altro articolo del nostro blog.

OGNI QUANTO VA RINNOVATO IL BLSD?

La risposta è: dipende. Per prima cosa è importante ricordare che i corsi BLSD sono regolamentati a livello regionale, quindi quello che vale per una regione non è detto che sia valido anche in tutto il resto d’italia.

In Puglia ad esempio, il corso BLSD ha una validità di 2 anni, a meno che l’operatore BLSD non presti servizio all’interno del sistema 118 o in reparti ospedalieri di emergenza urgenza. In questo caso allora va rinnovato ogni 12 mesi.

Generalmente il corso BLSD ha una validità di 2 anni, a partire dalla data di rilascio che trovate riportata sul vostro attestato. Quando diciamo 2 anni intendiamo 24 mesi esatti. Ciò vuol dire che se avete partecipato ad un corso BLSD il giorno 18 dicembre 2022, il vostro attestato scadrà esattamente 24 mesi dopo, ovvero il 18 dicembre 2024.

COME SI PUO’ RINNOVARE L’ATTESTATO BLSD?

Se il vostro attestato non è ancora scaduto, ovvero non sono ancora trascorsi i 24 mesi, potete seguire un RETRAINING, ovvero un corso BLSD di più breve durata per rispolverare i concetti più importanti.

Se invece la validità dei 24 mesi è stata superata dovrete seguire il corso BLSD per intero, perchè verrà rilasciata una nuova matricola.

VUOI RINNOVARE IL TUO CORSO BLSD?

Se hai bisogno di aiuto, o hai perso il tuo attestato, scrivici, proveremo a darti una mano.
Per contattarci, trovi i nostri recapiti nella sezione contatti

CORSO BLSD POLIZIA

auto polizia di stato

Il corso BLSD insegna delle manovre che dovrebbero essere note a tutti in modo da poter intervenire in caso di necessità. Le manovre di BLSD risultano ancora più utili alle forze di polizia, e vi spieghiamo il perchè.

CORSO BLSD

E’ il corso che insegna le manovre di rianimazione cardiopolmonare, la disostruzione delle vie aeree e l’utilizzo del defibrillatore semiautomatico DAE. Per approfondimenti ulteriori in merito all’argomento ti suggeriamo di leggere l’articolo dedicato.

CORSO BLSD POLIZIA

Perchè è così importante che le manovre di BLSD siano note alle forze di Polizia?
In caso di arresto cardiaco il tempo per intervenire è molto poco. Chi ha già seguito un corso in passato sa che bisogna iniziare il massaggio cardiaco deve essere iniziato entro 10 minuti dall’evento in modo da ridurre drasticamente il rischio di danni cerebrali permanenti (o il decesso) della vittima.

Viene immediato pensare che l’intervento sanitario sia, giustamente, di competenza degli operatori 118, che è il servizio pubblico che viene allertato per primo in questi eventi. Le ambulanze del 118 sono dislocate su tutto il territorio di competenza presso le loro postazioni e una volta allertato, se il mezzo non è impegnato in un altro intervento viene inviato immediatamente attivato.

Le forze di Polizia, mi riferisco ai mezzi e alle volanti, sono dislocate in maniera più capillare sul territorio, presidiandolo e circolando per le strade cittadine. Inoltre sono dei mezzi più agili e veloci di un’ambulanza.
Queste loro peculiarità fanno si che in caso di attivazione potrebbero arrivare prima sul luogo del malore. E’ il motivo per cui, se ci fate caso, nell’eventualità di incidenti stradali, le forze dell’ordine arrivano per prima sul luogo del sinistro.

Un operatore di Polizia formato può iniziare tempestivamente il massaggio cardiaco in attesa di un mezzo 118. Questo è il motivo per cui il corso BLSD è fortemente consigliato per Poliziotti, Carabinieri, Guardia di Finanza.

GOODFOR LAB negli scorsi anni si è occupata della formazione del reparto sanitario della Legione Allievi della Guardia di Finanza e del personale medico della Polizia di Stato durante il corso IGEA organizzato dal Dott. Vito Borraccia.

Se vuoi maggiori informazioni sul corso BLSD, e leggere il programma, clicca qui.

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Visita la pagina con i corsi dedicati alle forze dell’ordine. Clicca qui.

Manovre di disostruzione pediatrica: cosa sono?

lattante che mangia del cibo

Spesso si parla di manovre di disostruzione pediatrica e della loro importanza. Vediamo in questo articolo cosa c’è da sapere.

Perchè i bambini soffocano?

Tutti almeno una volta abbiamo vissuto l’esperienza, traumatica, del cibo che ci va di traverso e che ci rende difficile respirare. Nei bambini questo accade con molta più frequenza, e non è colpa di vostro figlio o nipote, ma semplicemente il motivo è l’anatomia delle vie aere dei bambini.

I bambini sono infatti più esposti al rischio di soffocamento perchè le loro viee aere hanno una forma conica, e crescendo assumono una forma cilindrica, tipica degli adulti.
A questo si aggiunge il problema delle dimensioni.
In conclusione le vie aere dei bambini sono più piccole e hanno una forma di imbuto. E per questo motivo è più facile che soffochino e in questo caso conoscere le manovre di disostruzione delle vie aeree diventa fondamentale

conformazione anatomica delle vie aeree pediatriche

CIBI PERICOLOSI

Esistono dei cibi che per la loro natura tendono più facilmente a restare incastrati, come ad esempio il prosciutto, il wurtstel, l’uva, arachidi, mozzarelline.

A questo si aggiunge:

  • la difficoltà del bambino a “combattere” da solo l’ostruzione,
  • la mancanza dei denti che non gli permette di rompere il cibo e farlo in pezzettini più piccoli, e per questo motivo lo dobbiamo fare noi
  • la mancanza di coordinazione tra masticazione e deglutizione

LE MANOVRE DI DISOSTRUZIONE

Per quanto possiamo essere stati attenti e meticolosi nello sminuzzare il cibo, il rischio di soffocamento comunque resta, e qualora questo dovesse verificarsi è importante mettere in pratica immediatamente le manovre di disostruzione pediatrica

In caso di ostruzione parziale, ovvero il bambino è in grado di tossire, oppure piange, non fare nulla. Il pianto prevende un passaggio di aria, quindi se il bambino sta piangendo, è anche in grado di respirare. Lo stesso vale per la tosse. In questi casi stai vicina al tuo bambino e prova a tranquillizzarlo e incitalo a tossire.

La situazione cambia in caso di ostruzione totale. In questo caso bisogna immediatamente mettere in atto le manovre di disostruzione.
Un’ostruzione totale si verifica quando il bambino, non è in grado di respirare, piangere o tossire, resterà in apnea, e diventerà immediatamente cianotico in volto.

La prima cosa da fare è dare 5 colpi tra le scapole, alternate a 5 compressioni toraciche, come mostrato in figura.

5 colpi interscapolari (immagine a sinistra) seguite da 5 compressioni toraciche (immagine a destra)

Dopo aver eseguito 5 colpi interscapolari e 5 compressioni, se la situazione non è migliorata, ovvero non c’è stata ripresa di respirazione, pianto o tosse, ricominciare di nuovo con 5 pacche e 5 compressioni e procedere fino alla comparsa di evidenti segni di respiro o fino a quando il bambino non perde conoscenza.

Qualora dovesse perdere conoscenza queste manovre non sono più idonee e sarà necessario procedere alle manovre di PBLS che puoi approfondire partecipando ad un corso BLSD, il cui programma e disponibile cliccando qui.

Manovra di Heimlich

Qualora a soffocare non dovesse essere un lattante ma un adulto o un bambino, le manovre da eseguire sono diverse. Sicuramente avrai sentito parlare della manovra di Heimlich. Abbiamo spiegato quando e come si esegue in un articolo che trovi cliccando qui.