Nella cultura generale è ormai consolidata la dizione di “defibrillazione precoce”; si tengono corsi di formazione sul BLSD, sull’uso del defibrillatore e sull’importanza della defibrillazione precoce e si attivano progetti di defibrillazione precoce..
Quale è l’origine di questo termine?
Non ce lo siamo inventati noi ma deriva da una superficiale traduzione dal termine anglosassone “early defibrillation”, dove early è stato tradotto con il termine italiano “precoce”.
Cosa vuol dire precoce?
Su Treccani: precòce agg. [dal lat. praecox – ocis), …omissis… anticipato rispetto alla norma (con particolare riferimento al ritmo con cui si svolgono o si verificano i fenomeni naturali):
In medicina: es. diagnosi precoce, quindi anticipata, tale da consentire la profilassi o un tempestivo intervento.
Ma il termine precoce è riservato alla diagnosi che può anticipare la terapia e non al trattamento che, evidentemente nel caso della defibrillazione, dovrà essere successivo e non precoce. D’altronde chi ha partecipato ad un corso BLSD sa bene che non è possibile effettuare una scarica “precoce” o prima del necessario, anche perchè il defibrillatore stesso ce lo impedirebbe.
La definizione di “defibrillazione precoce” è errata perché anticiperebbe la fibrillazione che non si è ancora verificata.
Per i pazienti in arresto cardiaco, che necessitano di defibrillazione, il tempo è fondamentale poiché il loro tasso di sopravvivenza può diminuire rapidamente con il passare dei minuti. Occorre quindi avviare rapidamente la procedura di defibrillazione; rapidamente rispetto al momento in cui il cuore incomincia a fibrillare.
Termini molto più corretti potrebbero essere defibrillazione rapida o tempestiva o immediata o pronta o sollecita, ma non precoce.
Si rafforza in me l’idea che faremmo meglio ad utilizzare la nostra lingua italiana con grande attenzione alla traduzione da lingue estere, per evitare il rischio di travisare il reale significato di quello che si intende descrivere.
Ad ogni buon conto, che sia precoce sollecita o tempestiva, poco importa come la chiamiamo, l’importante è che quando necessario, ci sia qualcuno formato e addestrato all’uso del DAE e che sia in grado di salvare una vita.